Le paure adolescenziali - Psicologo Salerno

Le paure adolescenziali

La tempesta emotiva, tipicamente associata all’adolescenza, coinvolge anche la paura. Nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza le paure infantili iniziano ad essere giudicate come qualcosa di cui vergognarsi e di cui è necessario liberarsi, anche se si può sentire ancora un forte bisogno di protezione e di supporto. Il superamento delle paure “da bambini” porta l’adolescente a confrontarsi con paure più legate al contesto sociale, al gruppo di pari e alla scoperta di un nuovo “corpo”. La paura del cambiamento diventa il centro attorno a cui ruotano i vissuti adolescenziali: la percezione di un cambiamento in atto fa paura, soprattutto se accompagnata dalla sensazione di non saperlo comprendere e gestire. Tale sensazione non sempre riesce ad essere attenuata dalle rassicurazioni genitoriali o amicali perché l’inevitabilità del cambiamento fisico ed emotivo fa vivere all’adolescente una nuova e sorprendente solitudine, difficile da condividere con gli altri. Inoltre, il cambiamento e la solitudine possono portare anche ad una paura delle responsabilità che, da alcuni, può essere accettata come se fossero già degli adulti, mentre per altri le responsabilità possono divenire oggetti da evitare in quanto rappresentano il mondo ipocrita degli adulti. Un rifiuto delle responsabilità può essere espresso anche attraverso una sfida della paura: le azioni pericolose sono prove in cui l’adolescente stimola, stuzzica e istiga la paura per dimostrarsi che non è più solo un’emozione che lo immobilizza, ma anche un vissuto corporeo (brividi, pallore…) e affettivo conoscibile e controllabile. Tuttavia, sfidare la paura stessa può esprimere anche qualcosa di più profondo come la paura del passaggio da uno stato all’altro di sé stessi, ovvero il timore di perdere tutte le proprie esperienze infantili, senza riuscire a raggiungere una nuova immagine di sé che sia, al tempo stesso, del tutto nuova e in continuità con ciò che si è stati prima. Questo passaggio può essere la fonte anche di paure esistenziali che portano a interrogativi sul proprio stare al mondo, sul come vivere e sul perché della morte.

Queste tipiche paure adolescenziali vanno confrontate con l’attuale società in cui viviamo, dove l’estremizzazione di sé stessi, l’idealizzazione dei bambini e degli adolescenti hanno, da un lato, coperto tutte le fragilità degli adulti e, dall’altro, cercato di contenere l’esuberanza adolescenziale che ha da sempre disturbato la quiete degli adulti. Le paure degli adolescenti di oggi sono molte influenzate dalla poca fiducia nel futuro, negli altri e nella società, una sfiducia dovuta alla precarietà del lavoro, al difficile accesso all’autonomia e alla scarsa rappresentanza politica dei giovani. Questi cambiamenti dell’assetto familiare e sociale hanno avuto come effetto, la diffusione della paura del fallimento e dell’errore alimentatanon dalla punizione, ma dalla delusione delle aspettative idealizzate dei genitori. Nella mente degli adolescenti la paura di deludere le aspettative, o la fragilità narcisistica, è diventata un vissuto emotivo che crea il timore di non essere popolari, di non essere apprezzati o notati nei vari contesti di vita. Per esempio, una cattiva condotta scolastica, anche quando l’adolescente mostra un certo disinteresse, può essere fonte di sofferenza in quanto è un dolore inflitto ai genitori: la prestazione non performante dei figli genera una sofferenza reciproca. In tale dinamica, le paure di genitori e figli si mescolano fino al punto di far dimenticare all’adolescente la propria spinta personale a realizzarsi nella vita, in favore di un progetto di vita voluto soprattutto dalle aspettative genitoriali. Un’altra conseguenza di questa dinamica è la paura di tradire l’immagine di totale felicità e benessere costruita dalle richieste sociali e familiari. Gli inviti ad “essere felici”, a “fare quello ti piace”, se non lasciano spazio alla possibilità del conflitto e del fallimento, possono generare paure che l’adolescente potrebbe esprimere attraverso il comportamento, il corpo o l’isolamento. Per questo, la domanda da cui il mondo sociale e il mondo degli adulti dovrebbe partire è: quali strumenti possiamo offrire agli adolescenti per fargli comprendere le proprie paure?

Riferimenti bibliografici

Cirillo L., Lancini M. (2018). Le paure degli adolescenti, Psicologia contemporanea, n. 266, disponibile al link: https://www.psicologiacontemporanea.it/blog/le-paure-degli-adolescenti/

Gattinara C. E. (2018). Dieci lezioni sulle emozioni. Cosa provano gli adolescenti, Giunti Editore, Firenze.

Lancini M. (2023). Sii te stesso a modo mio, Raffaello Cortina Editore, Milano.

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